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Messa in sicurezza del patrimonio culturale.


È vastissimo, sul territorio nazionale, il numero di beni e siti culturali (es. beni architettonici, musei, biblioteche o archivi) esposti a rischi di carattere naturale o antropico.

A fronte dei pericoli che minacciano l’integrità del patrimonio culturale, costituiscono ancora un’eccezione le realtà ove, a valle di valutazioni sul livello di esposizione e vulnerabilità delle opere o delle collezioni a rischio, siano stati sviluppati specifici Piani di gestione del rischio da disastri.

Tramite approcci metodologici innovativi e replicabili e integrando le nostre competenze di pianificazione con quelle di Chief ETS – Salvaguardia dei Beni Culturali, realtà che opera nel settore della salvaguardia dei Beni Culturali in situazione di crisi e calamità, supportiamo i gestori dei siti culturali:

  • nella pianificazione degli interventi di messa in sicurezza dei beni esposti a scenari di rischio
  • nella pianificazione di tempistiche e modalità di attivazione degli interventi di messa in sicurezza preventiva e/o stabilizzazione post impatto
  • nel delineare le modalità operative di interazione fra sito museale e sistema locale di Protezione Civile

Casi studio

Nell’ambito del progetto CHEERS (Cultural HEritagE. Risks and Securing activities), finanziato dal programma europeo Alpine Space, sviluppo di un piano per la messa in sicurezza del patrimonio culturale esposto, nella città di Trento, a scenario di esondazione del Fiume Adige per evento con tempo di ritorno 200 anni.
In collaborazione con Chief ETS – Salvaguardia dei Beni Culturali, analisi dell’esposizione del sito finalizzate alla elaborazione del Piano di gestione dal rischio da disastro e conflitto armato per il Museo Egizio di Torino.